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Anello di fidanzamento: storia e tradizione

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L’anello di fidanzamento è quel gioiello che legherà per sempre voi e il vostro partner e che, in aggiunta alla fede nuziale, coronerà il vostro amore rendendolo eterno.
Quello che si nasconde dietro a questo anello sono anni di storia e tradizioni,tutte quante racchiuse in questo articolo, che vi faranno venire ancor più la voglia di averlo al dito.
Sin dall’antichità era usanza che gli aspiranti fidanzati donassero qualcosa alla propria amata, come pegno del proprio amore e promessa di impegno al matrimonio.

Alcuni ritrovamenti fondano le proprie origini nell’antico Egitto, dove l’anello era già presente, seppure non d’oro.
A susseguirsi, in ordine cronologico, arrivarono poi i Romani, i quali regalavano non uno ma ben due anelli; il primo di un metallo non molto prezioso, mentre il secondo era d’oro.
Nel periodo dell’illuminismo cominciarono poi a circolare i cosiddetti “anelli di poesia”, anelli che erano incisi con dei versi o frasi poetiche.

L’anello che tutti noi conosciamo, quello delle favole, con un bel diamante incastonato, risale però al periodo vittoriano (1447), quando l’Arciduca Massimiliano d’Austria donò a Maria di Borgondia un anello d’oro con un diamante come proposta di matrimonio. Questo segnò per sempre le tradizioni e ancora oggi un anello con un brillante è il più gettonato tra gli innamorati.

Ad oggi la tradizione dell’anello di fidanzamento, per come lo conosciamo noi, trae le sue fondamenta dalla famiglia De Beers, leader mondiale del commercio di diamanti e delle primissime campagne pubblicitarie, tant’è che nel 1948 la copywriter Frances Gerety suggerì al signor De Beers, lo slogan che tutt’ora viene pronunciato: “un diamante è per sempre”.
Le prime campagne pubblicitarie videro come protagonisti attori e attrici Hollywoodiane e promuovevano anelli di ogni tipo anche quelli che richiedavano i risparmi di uno, o adirittura, due mesi.

Ma quando va regalato il fatidico anello? E come?

Tecnicamente il futuro sposo dovrebbe regalare l’anello alla propria ragazza un anno prima del matrimonio, tuttavia oggi questa tradizione si è un po’ persa e si preferisce scegliere insieme la data delle nozze una volta ricevuto l’anello; inoltre oggi si preferisce, talvolta, donare l’anello in una data speciale, per lei o per entrambi, tralasciando le nozze vere e proprie che richiedono alcuni mesi di preparazione.
Per quanto riguarda la tipologia di anello regalato, il consiglio è quello di rifarsi ai gusti della sposa, alle pietre da lei apprezzate e anche al suo stile; un’alternativa molto valida potrebbe essere anche quella di riprendere un vecchio anello di famiglia, magari tramandato di generazione in generazione, portarlo ad aggiustare e consegnarlo alla sposa, incrementandone il valore simbolico.
Tecnicamente la consegna dell’anello dovrebbe avvenire al seguito di una serie di eventi tradizionali, tra cui il recapito di un bouquet di fiori ai genitori della sposa, i quali dovrebbero ricambiare il gesto con un altro riconoscimento di pari valore. Ad oggi quest’ultima accortezza si è via via un po’ persa ma se state leggendo questo articolo non dimenticatevi di appuntarvela da qualche parte!

Perché l’anello di fidanzamento va messo all’anulare?

Solitamente l’anello di fidanzamento dovrebbe essere portato all’anulare, questo perché alcune leggende sostengono che all’interno di questo dito sia presente una vena che porti direttamente al cuore.
La posizione iniziale dell’anello, se nella mano sinistra o destra, varia da paese a paese… Quello che è certo è che dopo il matrimonio entrambi i coniugi dovranno portare il proprio anello all’anulare della mano sinistra.

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